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lunedì 4 marzo 2024

Le zeppole al forno di S. Giuseppe per la festa del papà

 Dopo il babà, la sfogliatella e la pastiera di sicuro le zeppole 
di San Giuseppe hanno un posto d'onore nella pasticceria
 classica napoletana infatti si trovano tutto l'anno ben 
esposte in vetrina ma in modo particolare si preparano 
in occasione di San Giuseppe, per la festa del papà! 
La zeppole di San Giuseppe tradizionalmente nasce fritta ma
 quelle che vi presento oggi sono le zeppole al forno e ad 
essere sincera è anche la mia versione preferita perchè
 quelle fritte sono buonissime ma vanno mangiate subito 
altrimenti si inzuppano troppo di olio e le trovo anche più pesanti.
 La zeppola è in realtà un disco di pasta farcita con 
crema pasticcera e amarene sciroppate...
un combinazione perfetta di profumi morbidezza e 
golosità allo stato puro!
P.S.Di seguito vi segno anche la mia crema pasticcera che 
si differenzia dalle altre per l'aggiunta della colla di pesce
 che da la giusta consistenza alla crema cosi da essere 
più facile da modellare e utilizzare attraverso la sac a poche. 
Ovviamente poi potete usare la ricetta che più preferite.

 Zeppole di San Giuseppe
Ingredienti per la crema pasticcera

500 ml di latte intero
4 tuorli
120 di zucchero semolato
20 g di farina 00
 20 g di amido di mais
 1 bacca di vaniglia oppure buccia di limone
2 fogli di colla di pesce( 4 g)
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Mettere in ammollo la colla di pesce in acqua fredda. 
In una ciotola sbattete con una frusta i tuorli 
con lo zucchero. Aggiungete la farina e l'amido
 setacciati e mescolate creando un composto
 corposo ed omogeneo.   
In un pentolino portate ad ebollizione 
il latte insieme alla vaniglia o buccia di limone e  
successivamente allontanatelo dal fuoco. 
Versate metà del latte caldo sul composto di uova e
 zucchero mescolate per bene e velocemente per
 evitare i grumi, aggiungete il restante latte e
 la colla di pesce strizzata. Trasferite il 
tutto di nuovo nel pentolino e portate ad 
ebollizione mescolando bene con una frusta 
a mano, fin quando la crema non si addenserà. 
Fate raffreddare e coprite con pellicola trasparente. 
Quando è fredda porre in frigorifero un paio di ore
 anche se è preferibile prepararla il giorno prima
Ingredienti per la pasta choux
150 gr di farina 00
250 ml di acqua
100 gr di burro
4 uova medie rigorosamente a temperatura 
ambiente ( circa 220 g)
un pizzico di sale
Inoltre
amarene sciroppate (Toschi)
 
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In una pentola mettere l’acqua, il burro ed il pizzico di sale.
 Portate il tutto ad ebollizione mescolando con un
 cucchiaio di legno per far sciogliere il burro. 
Appena l’acqua inizierà a bollire, togliere subito 
il tegame dal fuoco e versare a pioggia la farina.
 Mescolare energicamente amalgamando per bene
 tutti gli ingredienti. Rimettere di nuovo
 la pentola sul fuoco, a fiamma dolce, e mescolate 
velocemente e continuamente con il cucchiaio
di legno, fino a formare una palla ed un composto 
che dovrà staccarsi dal fondo della pentola. 
Spegnete il fuoco e fate raffreddare
 completamente.  
Appena la pasta choux è fredda aggiungete un solo
 uovo alla volta (non aggiungere l’altro uovo 
se il precedente non è stato completamente assorbito). 
Il composto dovrà essere ben liscio, privo 
di grumi e lucido, deve essere morbido ma compatto
 in modo da poterlo formare con la sac à poche. 
Aggiungere sempre un uovo alla volta, fate 
assorbire del tutto fino ad ottenere
 un composto omogeneo. 
A questo punto imburrate leggermente una placca 
da forno e riempite con il composto una sac à poche con 
bocchetta a stella grande e formate una spirale di circa 7-8 cm.
 Cuocere in forno ventilato a 200° per 15 minuti poi abbassate
 a 180 per altri 10. Quando saranno ben dorate e gonfie,
 spegnete il forno, aprite leggermente,  lasciando
 lo sportello socchiuso 
con un mestolo di legno per
 far uscire il vapore e lasciatele
 al suo interno per circa 10 minuti. 
Non aprite mai completamente lo sportello del forno se le
 zeppole non sono ben gonfie e dorate altrimenti si
 appiattiranno. Sfornate, e fate raffreddare completamente
 le zeppole al forno. Adesso non resta che riempire 
una sac a poche con la crema pasticcera e decorare
 la zeppola senza dimenticarsi di aggiungere le amarene.

giovedì 20 gennaio 2022

Cucina dell'antica Roma- Moretum(crema di formaggi e aglio) e Panis Farreus(pane al farro) spicchi

 
 Mio marito è un grande appassionato della storia degli antichi 
romani al punto di interessarsi anche della cucina ed io,
che sono super curiosa e sempre pronta a sperimentare,
 vi propongo oggi una rivisitazioni
 di due antiche ricette prese in uno 
dei "testi sacri" sulla storia
dell'antica Roma di mio marito. 
Spesso i gusti degli antichi erano diversi dai nostri quindi
 ho cercato di trovare un equilibrio tra la ricostruzione
 originale, le nostre abitudini alimentari e il piacere del cibo. 
Tra le ricette dall’antichità romana oggi vi propongo
la Moretum, ovvero una particolare 
salsa all’aglio che risalire al I sec. d.C.
  (una sorta di antenato del nostro pesto), 
celebrata persino da Virgilio in un poema. 
 Come mangiarla? Dopo averla preparata lo compattate in 
uno stampo per zuccotto (il composto deve essere ben sodo). 
Ho accompagnato questa sorta di formaggio 
con pane al farro, panis farreus, che risale sempre
 allo stesso periodo realizzato con il farro
(che tagliato ho con farina 0 perchè
tutta farina di farro mi sembrava eccessivo)
 e  veniva decorato decorato con spicchi nei quali erano 
impresse le lettere SPQR.
Il farro era il cereale più apprezzato e
 fu il primo ad essere usato: i chicchi venivano leggermente 
abbrustoliti per eliminare la pula e poi macinati per ottenere
 la farrina, termine che poi fu esteso ad indicare ogni 
tipo di cereale macinato, "la farina". 
Bene care amiche se siete curiose e volete portare 
qualcosa di veramente gustoso e unico non 
vi resta che cimentarvi e vi assicuro
che è tutto super gustoso e perfetto
 magari per una cena tra amici a
 tema Antica Roma, magari da accompagnare con 
altre proposte che a spero di pubblicarvi molto presto!

Cucina dell'antica Roma-Moretum e pane al farro a spicchi
Moretum

1 testa d’aglio
(Circa 7 spicchi ma potete
anche diminuire a piacere)
100 g di pecorino romano grattugiato
100g di feta
100 g di ricotta di pecora
1 gambo di sedano mondato e tagliati a
 tocchetti piccolissimi
Qualche foglia di prezzemolo
2 o 3 cucchiai d’olio
1 cucchiaio di aceto scarso
2 foglie di alloro
Pepe rosa q.b.
Mettete in un frullatore la ricotta, il pecorino grattugiato,
la feta, 4 spicchi d’aglio e il sedano a tocchetti.
 Iniziate a frullare e aggiungete olio e aceto per amalgamare. 
In seguito aggiungete 8-9 foglie di prezzemolo già sminuzzate
e l'alloro tritato.
 (l’importante è raggiungere un colore verde chiaro).
Continuate a frullare.
Il composto deve essere cremoso, ma ben compatto. 
 A questo punto versatelo in uno stampo da zuccotto
 rivestito con pellicola alimentare e ponetelo
 in frigo un paio di ore. Al momento di consumarlo 
capovolgete lo stampo in un piatto ed eliminate la pellicola.
Pane al farro a spicchi
Per 3 pagnottelle
  250 g di farina di farro
  250 farina 0
  15 g di lievito di birra
  (oppure 250 g di pasta madre)
  50 g di miele
  5 g di sale
  275 g di acqua
Mettere nella planetaria le farine, il miele, 
il lievito e 200 g di acqua,
 avviare la macchina ed impastare. 
Aggiungere poco per volta l’acqua rimanente 
controllando la consistenza dell’impasto e
 infine il sale e continuare a lavorare fino ad ottenere 
un impasto liscio e ben incordato. 
Formare una palla 
e trasferire l’impasto in una ciotola ben unta, coprire
 con la pellicola e far lievitare fino al raddoppio. 
Riprendere l’impasto e rovesciarlo sulla spianatoia
 spolverata di farina, arrotolare delicatamente 
fino a formare una pagnottina, appiattirla con un matterello, 
spolverare di farina, incidere fino a formare degli spicchi
(fate prima una croce e poi incidete in diagonale).
 Dopo averla coperta, mettere a lievitare fino 
al raddoppio su una teglia ricoperta di carta forno.
 Cuocere in forno statico a 200°C mettendo 
un pentolino con acqua sul fondo del forno. 
Dopo circa 15 minuti portare la temperatura a 180°C
 e continuare la cottura per altri 25-30 minuti circa, 
fino a quando è ben dorato. Spegnere il forno e lasciare
 freddare con lo sportello in fessura inserendo una cucchiaia di legno.